VIAREGGIO. “Le dichiarazioni rilasciate dal sindaco, del vice-Sindaco e da una parte dei Consiglieri di maggioranza riguardo alla valutazione delle  interviste rilasciate dagli Assessori dimissionati mi paiono davvero politicamente poco serie e prive di senso di responsabilità verso i cittadini”. Lo scrive Massimiliano Baldini, leader e consigliere comunale del Movimento Cittadini.

“In un primo momento  – spiega Baldnini – sono state liquidate con battute da Carnevale. Quelle del Sindaco Betti: “l’unico potere forte sono i viareggini”. Quelle del Vice Sindaco Romanini: “poteri forti, ricordo solo quelli di Harry Potter”. Fallito il tentativo di minimizzare, non solo a seguito delle iniziative della minoranza ma anche grazie ai rilievi posti da una parte degli stessi Consiglieri di maggioranza, fra i quali coloro che militano nei medesimi partiti dai quali provengono gli ex assessori, allora si è cambiato direzione allineandosi alla richiesta della Commissione d’Indagine (in realtà non potendo politicamente ormai fare in altro modo) ed, anzi, ricordandosi di avere degli obblighi di legge che derivano dal ruolo che si ricopre”.

“Adesso, addirittura, con una svolta a 180 gradi, leggo che chi ieri minimizzava e derideva la vicenda oggi invoca a gran voce l’intervento della Procura della Repubblica. Mi pare, ancora una volta, il solito atteggiamento superficiale e poco responsabile. Infatti, per quanto riguarda la Procura della Repubblica ricordo che gli eventuali reati si distinguono in perseguibili di ufficio e in procedibili a querela.

“Quanto ai primi il potere è, appunto, di ufficio. Non c’è bisogno di sollecitarne l’intervento, se la Procura ritiene di indagare lo farà. E la notizia dei fatti è nota a tutti, di dominio pubblico. Quanto ai secondi (ad esempio la diffamazione), per essere perseguiti, è necessaria la querela, cioè la richiesta di punizione da formularsi nel termine di tre mesi. Senza di questa, anche l’eventuale sussistenza del reato non lo renderebbe punibile. Al contrario, la Commissione di Indagine è costituita dal Consiglio Comunale, in forza dell’art. 18 del regolamento, “nell’esercizio delle sue funzioni di controllo politico-amministrativo”. Pertanto, non può che meravigliare – per usare un eufemismo – che il Sindaco, il Vice e alcuni Consiglieri di maggioranza, organi politici-amministrativi per eccellenza, siano passati dalle “grasse risate” e dall’inerzia più totale alla sollecitazione urgente della Procura della Repubblica “nello spazio di un batter di ciglia”. Ciò, a maggior ragione, se si considera che le dichiarazioni rilasciate dagli ex assessori coinvolgevano anche il Sindaco e la Giunta Comunale in merito a fatti dei quali, anche in questi giorni, si leggono notizie molto serie e preoccupanti di possibile danno ai cittadini ed alla città”.
“Mi chiedo – conclude Baldini – perchè il Sindaco di Viareggio si è attivato nei confronti della Procura della Repubblica solo dopo che la Commissione di Indagine è stata richiesta raggiungendo le firme necessarie per essere promossa e non all’indomani della conferenza stampa degli assessori dimissionati?”.

(Visitato 18 volte, 1 visite oggi)
TAG:
massimiliano baldini viareggio

ultimo aggiornamento: 12-02-2014


“Discutiamo sui dati oggettivi”. Franco Mungai passa all’attacco con una serie di manifesti

“Invece che a Sel, Dati pensi al suo Pd diviso in fazioni, bande, gruppetti, correnti e correntine”